23_PILLER | Firmian

Category
Italy

NAME

Project title: Progetto per la costruzione di 57 alloggi nella zona d’espansione “Firmian· • lotto B.2.2 • Bolzano

Recommending party
The project has been submitted by:

Arch. Hans Wolfgang Piller

LOCATION

Country: Italy

City: Bolzano

Address: 

AUTHOR

Designer or design team architects:

Arch. Hans Wolfgang Piller

Proprietà:

Provincia autonoma di Bolzano

Description of the project:

URBANISTICA: Il lotto fa parte di una nuova edificazione riservata all´edilizia agevolata nella zona di espansione „Firmian“ a Bolzano sottoposta a Piano di Attuazione. L’intervento, suddiviso in 4 comparti progettati da altrettanti professionisti, si colloca nella categoria tipologica degli edifici a corte ed è caratterizzato da elementi a torre di 6 piani sugli angoli e dalle rispettive stecche di collegamento di 5 piani.

 

ARCHITETTURA:L’edificio è collocato nell’angolo sud-ovest del comparto con un ottima esposizione verso il verde ed il sole.

La profondità predefinita dei corpi di fabbrica ha imposto una scelta progettuale rigorosa ed economica prevedendo 4 corpi scala per 57 alloggi di varie dimensioni. I giroscale sono rivestiti con una listellatura in larice, ma comunque freddi, mentre i piani di sbarco per gli ascensori sono vetrati (per motivi energetici). La forma rigida e compatta, prevista dal piano d’attuazione, è stata alleggerita tramite „incavi“ colorati, cioè con logge rientranti, scandite in alternanza tra i piani.

Nei due piani interrati sono collocati i vani tecnici, le cantine, le vasche di raccolta per le acque piovane nonche complessivamente 114 posti macchina. La cubatura ammonta a 17.500mc fuori terra e 16.000mc entro terra. La struttura portante è in c.a. con una maglia composta da un „raster“ di 3,0/6,0m rispettivamente di 6,0/6,0m.

 

CARATTERISTICHE: L’edificio è concepito in termini di risparmio energetico con l’obiettivo di conseguire una classificazione Casaclima B  negli standard indicati dalla  Provincia di Bolzano. Questo significava realizzare un’opera che portasse ad una riduzione dei consumi sotto la soglia di 50 kWh/m2/anno, non solo con ridimensionamento del fabbisogno di combustibile (metano), ma anche con una non trascurabile limitazione dell’emissione di agenti inquinanti e di CO2.

Costruttivamente, si è intervenuto in due direzioni: riduzione delle dispersioni ed ottimizzazione della produzione di energia.

Una  riduzione delle dispersioni è stata ottenuta sovrapponendo all’involucro tradizionale in laterizio uno strato ad elevato grado di isolamento termico in pannelli a base di idrati di silicato di calcio. I serramenti sono a basso coefficiente di dispersione sia per le superfici vetrate che per i telai. In relazione invece al soddisfacimento del fabbisogno termico dell’edificio, si è scelto di utilizzare materiali consolidati per garantire condizioni di durata e manutenibilità negli anni.

Ad un impianto di riscaldamento tradizionale a radiatori si è abbinato un generatore a condensazione, in grado quindi di lavorare a temperature relativamente basse e consentire il recupero del calore latente di evaporazione dei fumi.

Questa prerogativa viene sfruttata anche durante il processo di produzione dell’acqua calda col gruppo a carico bollitore. Il bruciatore è di tipo modulante fino al 20% della potenza massima e consente di ridurre gli sprechi attraverso una produzione di energia effettivamente proporzionale al fabbisogno.

Un ulteriore passo avanti in termini di compatibilità ambientale, è stato fatto con la realizzazione di un impianto per recupero delle acque piovane. L’accumulo e la successiva ridistribuzione per irrigazione e per servizi igienici, consentirà di risparmiare l’importante risorsa, ma interverrà anche nell’ottica di limitare le immissioni nella rete urbana e di ridurre i livelli di piena dei corsi d’acqua. In questo senso deve anche essere interpretata la scelta di realizzare una copertura a verde.