39_ COPPADORO | Cooperativa Verro

Category
Italy

NAME

Project title: Nuovo edificio per 24 alloggi – Cooperativa Verro – PEEP Ronchetto delle Rane

Recommending party
The project has been submitted by:

Coppadoro e Farris Architetti

LOCATION

Country: Italia

City: Ronchetto delle Rane

Address: 

AUTHOR

Designer or design team architects:

Coppadoro e Farris Architetti

Proprietà:

Cooperativa Verro

Description of the project:

L’edificio di abitazione al PEEP Ronchetto delle Rane è parte di un Piano di 167 di complessivi 50.000 mc., e contiene 24 alloggi su tre piani, per complessivi 8.300 mc., oltre a 24 box e 17 posti auto in un’autorimessa interrata.

La variante generale del1980 al PRG di Milano aveva promosso questo ed altri programmi edilizi con l’intenzione di rivitalizzare i borghi storici esterni, cosiddetti “Corpi Santi”, integrando in tali aree di frangia la nuova residenza, i nuclei storici e il paesaggio agrario.

In particolare al Ronchetto la quota di nuova residenza viene realizzata a nord del borgo, completando e riassorbendo un intervento residenziale degli anni ’60 di non elevata qualità, e ricostituendo un assetto morfologicamente compiuto dell’insediamento in cui le nuove quantità edilizie, senza scadimenti nella mimesi o nel vernacolo, reinterpretino le tipologie storiche per le esigenze della contemporaneità.

All’interno di tale logica si è mosso il progetto per la Cooperativa Verro: il fronte verso la campagna, visibile dalla strada per Rozzano, e che definisce ad ovest il nuovo confine dell’insediamento, si caratterizza per gli snelli piloni   in   mattone  faccia  a  vista, allusivi  dei porticati agricoli ancora connotativi dell’intorno; con medesima intenzione il fronte a sud, verso la parte storica del borgo, nel paramento di mattone a vista ritrova il segno degli archi e dei vibrati che definiscono le aperture schermate dei fienili; con analogo richiamo vengono trattati i corpi scala al fronte est, il paramento in laterizio a vista del quale si interrompe con le grigliature quadrate di mattoni che mascherano il serramento continuo delle scale.

A interrompere una narrazione che rischiava un eccesso nel recupero linguistico suggerito dalle preesistenze ambientali, la testata a nord del corpo edificato, dove sono i tre alloggi di taglio maggiore, si distacca dal resto con una svolta che, rinunciando alla pilastrata, allo sporto di gronda, ai ballatoi ed alle larghe aperture che vi accedono, assume i caratteri più espliciti della modernità dei non lontani quartieri popolari delle espansioni periferiche urbane.

Oltre ai tre alloggi con tre camere da letto alla testata nord, il progetto prevede quattro alloggi con una sola camera, al piano rialzato, e 17 alloggi di due camere; salvo i minori, tutti gli alloggi hanno doppi servizi, mentre anche quelli sono dotati di cucina abitabile.